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Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia : arriva il Bando Macchinari Innovativi

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Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

La misura è finanziata con 132,5 milioni di euro, una cifra pari a quella già messa a disposizione lo scorso anno dal Ministero con l’apertura del primo sportello del bando.

 

Come funziona ?  

 

Le agevolazioni, concesse secondo il regolamento GBER, assumeranno la duplice veste di un contributo in conto impianti e di un finanziamento agevolato, nella misura del 75% delle spese complessive ammissibili, ripartita come di seguito indicato:

  • Per le imprese di micro e piccola dimensione, finanziamento pari al 35% a fondo perduto ed un ulteriore 40% a tasso zero
  • per le imprese di media dimensione , finanziamento pari al 25% a fondo perduto ed un ulteriore 50% a tasso zero

 

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

 

 

 

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Cosa si intende per investimenti innovativi ?

 

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Sono ammessi Beni software e hardware che permettono di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solution, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, IoT ed IT, cloud, cybersecurity, big data ed analytics).

I sistemi software e hardware 4.0 Crea Solution rientrano all’interno dei beni ammissibili per questo bando. Scrivi a info@creasolution.it per richiedere una consulenza personalizzata. 

 

Cosa finanzia?

 

Il piano prevede spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;

 

 

A chi si rivolge il bando?

 

I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese. (Le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo Registro delle Imprese; per tali soggetti deve essere dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • esercitare la propria attività economica nel settore manifatturiero
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il Registro delle Imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali esocietà di persone, almeno 2 dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non aver effettuato, nei 2 anni precedenti, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso;
  • avere sede legale e/ o unità operativa nel territorio di una delle Regioni : Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.